SUDAFRICA 2014

15.03.2015 14:56

Dopo averlo pianificato a lungo si parte! Il 3 di febbraio partiamo da Linate diretti a Londra e quindi meta finale Johannesburg! Ci lasciamo alle spalle l'inverno per qualche giorno per tuffarci nell'estate sudafricana. Il clima che ci accoglie al nostro arrivo infatti è caldo, con una umidità abbastanza elevata. Appena sbarcati non perdiamo tempo e, una volta passata la dogana e presi i bagagli, ritiriamo l'auto prenotata dall'Italia ( Europecar, molto affidabili e precisi) e ci mettiamo subito in marcia: considerando il fatto che si guida a sinistra e che anche tutti i comandi della macchina sono invertiti, per il primo giorno decidiamo di fare un pò di "allenamento" spostandoci prevalentemente in autostrada (scelta consigliata per prenderci un pò le misure), e ci dirigiamo a nord, diretti a Polokwane, prima tappa del nostro viaggio.

GIORNO 1 : JOHANNESBURG-POLOKWANE

Arrivati nel primo pomeriggio a Polokwane decidiamo, prima di avventurarci alla ricerca di un posto dove dormire, di fare un piccolo safari nella Riserva privata che si trova ad est della città: è un percorso facile, che ci consente di capire meglio quello che ci aspetta nei giorni seguenti, in quanto abbiamo intenzione di fare 3 giorni di safari al Kruger N.P. . Terminato il nostro giro (un paio d'ore) torniamo in città e, dopo non poche difficoltà troviamo dove passare la notte. Per cena una passeggiata in centro fino ad un KFC dove un paio di gustosissimi hamburger ci saziano. Girare di sera per questa città è piacevole e ci è parso sicuro, anche se come ci si allontana dal centro le illuminazioni scarseggiano.

GIORNO 2 : POLOKWANE-PUNDA MARIA

Di buon mattino lasciamo Polokwane diretti sempre a nord, al parco. Prima però facciamo una tappa a visitare il Giant Baobab, visto tra le foto di Google Earth: è un baobab che ha la nomea di essere il più grande al mondo, e che in ogni caso è veramente grande!! Si è trattato di una visita simpatica, utile anche a sgranchirsi un pò le gambe dopo un paio di ore di macchina. Ripartiamo ed arriviamo nel pomeriggio al gate Punda Maria, dove gli uomini della sicurezza del parco controllano i nostri vaucher di prenotazione (per soggiornare nel parco bisogna prenotare parecchi mesi prima, in quanto sono una sorta di ingressi a numero chiuso) , i documenti e la macchina. Fal gate al Rest Camp il tragitto è breve, ma bisogna terere conto dei limiti di velocità applicati all'interno del Kruger : 40 km/h sulle strade sterrate e 50 sulle asfaltate. Nonostante i pochi km che dobbiamo fare oggi avvistiamo già parecchi animali, come giraffe, facoceri e bufali- Arriviamo nel camp circa mezz'ora prima della chiusura dei cancelli (le porte si aprono il mattino alle 6 e si chiudono la sera alle 17:30), ci registriamo e ci dirigiamo al nostro bungalow. Dopo una passeggiata nel camp facciamo cena al ristorante e poi nanna! A Punda Maria, come ci è stato poi spiegato, si respira un'aria diversa che negli altri camp del Kruger, in quanto essendo il posto più a nord ci girano meno turisti, cosa che mano a mano che ci si sposta a sud aumenta: comunque sia qui si respira veramente aria di avventura!

GIORNO 3 : PUNDA MARIA-MOPANI

Cominciamo a ridiscendere il Kruger diretti al camp Mopani: per tutto il giorno alterniamo strade sterrate ad asfaltate, e contrariamente alla logica non ci sono diversità nella quantità e qualità degli avvistamenti : ovunque vediamo bufali, impala, zebre, tartarughe, giraffe, elefanti, e anche qualche ippopotamo e i coccodrilli. Tantissimi gli uccelli , che ci colpiscono molto per i colori e le insolite dimensioni. Arriviamo a Mopani verso le 16, dopo aver attraversato il tropico del Capricorno avvolti da un'umidità bestiale!! Anche qui per prima cosa ci registriamo e poi ci concediamo una bagno rigenerante nella piscina del camp. Un'altra giornata emozionante!

GIORNO 4 : MOPANI-SATARA

Oggi arriviamo quasi a metà del parco, e il traffico lungo le strade comincia ad umentare; ciò nonostante proseguono gli avvistamenti, e da segnalare tra le cose più belle che abbiamo visto il camp Olifant, costruito su uno strapiombo sulle sponde del fiume omonimo: la vista è impagabile, e qui ci fermiamo per il pranzo e per far passare l'acquazzone che si abbatte violentemente per 15 minuti. Ripartiamo alla volta di Satara, che si rivela il camp più deludente, in quanto solo per percorrere il tragitto dal bungalow al ristorante (per poi scoprire che è chiuso....) impieghi quasi un'ora....è un labirinto assurdo!!!

GIORNO 5 : SATARA-GRASKOP

Ultimo giorno a malincuore nel Kruger... Siamo consapevoli di aver trascorso delle giornate emozionanti circondati dalla natura, e rituffarci nella civiltà un pò ci turba... La mattina è ancora dedicata all'ultimo tratto previsto nel parco e poco prima di varcare i cancelli dell' Orpen Gate un rinoceronte ci saluta pascolando tranquillo a pochi metri dalla macchina: bellissimo!!!! Oltrepassiamo Orpen diretti al Blade River Canyon (il terzo canyon più profondo al mondo) , che lo visitiamo prima dal fondo della vallata, poi dopo aver fatto un pò di strada dalla sommità: emozionantissimo, con degli scorci veramente impareggiabili! Una delle cose che ci ha colpito di più è stato il passare nel giro di un paio di ore dalla savana alla cima di un canyon, due ecosistemi completamente diversi tra loro: il Sudafrica è veramente un misto di luoghi completamente diversi tra loro. Dalla cima del canyon, proseguendo verso Graskop, facciamo tappa a visitare un parco lungo il fiume, in cui l'acqua ha scavato la roccia in modo spettacolare. Poco prima di arrivare in città ci prendiamo un pò di tempo per affacciarci dalle splendide terrazze panoramiche di God's Window e di Wonder View: il bordo del canyon che scende a perpendicolo fino alla pianura è veramente impressionante. Ancora una tappa a vedere il Pinnacolo (una roccia isolata in mezzo a un canalone) e le cascate Lisbon (bellissime al tramonto) ed entriamo in città: Graskop è un posto carino, e anche l'Hotel Graskop dove pernottiamo è niente male. Nei pressi ci sono un paio di ristorantini niente male.

GIORNO 6 : GRASKOP-STERKFONTEIN

Questa giornata non l'avevamo studiata proprio così, ma l'abbiamo pianificata strada facendo in base agli orari favorevoli e alla strada molto scorrevole. In mattinata lasciamo Graskop visitando le cascate Berlin e poi diretti a ovest verso Sudwala, dove visitiamo le grotte e passiamo un'ora di relax nel parco dei dinosauri (molto divertente!) . Dopo pranzo partiamo per avvicinarci un pò a Johannesburg, dove l'indomani abbiamo l'aereo. Riusciamo a fare in fretta, e decidiamo di fare una tappa non prevista: dormiamo vicino Sterkfontein, dove il mattino seguente ci vogliamo concedere un ultimo safari.

GIORNO 7 : STERKFONTEIN-JOHANNESBURG-CAPE TOWN

Al mattino sveglia presto e ci dirigiamo al Rhino&Lion Private Reserve : nella visita che dura fino a pranzo vediamo leoni bianchi, ghepardi , leopardi e all'interno dell'area visitatori vediamo tantissimi cuccioli di animali che vengono svezzati nella struttura prima di essere reimmessi in libertà. Una bella esperienza, consigliatissima! Nel primo pomeriggio ripartiamo per Johannesburg, dove alle 18 ci imbarchiamo diretti a Cape Town. Arriviamo in serata, e andiamo in taxi fino al b&b che abbiamo prenotato da casa.

GIORNO 8 : CAPE TOWN-PRINCE ALBERT

Approfittando del relativo riposo nella giornata precedente decidiamo di arrivare in Karoo : una tappa lunga ed impegnativa, ma una delle più memorabili del viaggio. Iniziamo la giornata abbandonando Cape Town con la nostra auto diretti a nord-est: prima di arrivare nel Karoo attaversiamo la famosa Wineland, dove la coltivazione della vite la fa da padrona assoluta, con km e km coltivati esclusivamente per produrre un vino tra i più apprezzati al mondo. Ma non è questa la nostra meta, e attraversiamo solo queste terre. L'altopiano desertico del Karoo ci accoglie con una giornata di sole senza nuvole, con un'aria secca e il termometro della macchina che inizia a scalare gradi su gradi prima di fermarsi stabile sui 40°C ! I cantieri disseminati lungo tutta questa strada ci accompagnano fino a Matijesfontain, un piccolo paesino che avevamo adocchiato su Google Earth prima di partire e segnato come tappa: immaginate una cittadina di confine del 1800, fateci una foto e riguardatela oggi, non è cambiato nulla! Vale certamente la tappa. Proseguiamo dopo pranzo verso est su una strada diritta in mezzo al nulla, diretti a Princa Albert, una cittadina situata ai confini del deserto, ai piedi delle montagne che abbiamo intenzione di attraversare domani. Anche questa tappa si rivela azzeccatissima: P.A. è veramente un posto magico, e coi suoi tramonti e la sua tranquillità è comprensibile che molti stranieri vi si siano trasferiti senza intaccare però anche qui quell'atmosfera da '800. Dormiamo da "Lui" , che per 28€ ci affitta casa sua (3 camere, 2 bagni, 2 salottini, una cucina, un patio e tutto il parco....).

GIORNO 9 : PRINCE ALBERT-CAPE AGULHAS

Per l'ennesima volta in questa vacanza sperimentiamo la varietà di territori del Sudafrica. Partiamo di buon ora da Prince Albert diretti a sud: vogliamo raggiungere Oudtshorn, e per farlo decidiamo di fare lo Swartberg Pass, un valico sterrato in un canyon con un dislivello notevole, babbuini lungo la strada, che ci impegna per quasi un'ora! Ma arrivati in cima la vista è davvero stupenda. Attraversiamo quindi campi coltivati e allevamenti di struzzi fino ad Oudtshorn (non a caso autoproclamatasi capitale mondiale dello struzzo) , e dopo aver attraversato la città ci dirigiamo ad ovest attraversando il Klein Karoo: ci fermiamo per pranzo al "Ronnies Sex Shop", che merita una visita non solo per l'ottimo cibo. Da qui Ronnie ci dice che per raggiungere la nostra meta ci servono circa due ore e mezza, e allora pronti a ripartire! I luoghi che attraversiamo per raggiungere l'estremo sud del continente africano sono poco abitati, spesso non incontri nessuno per kilometri, ma comunque molto suggestivi. Nel tardo pomeriggio arriviamo a Cape Agulhas e, dopo aver prenotato una camera in un B&B a pochi metri dalla spiaggia, andiamo a visitare la punta del Capo, con la targa che indica il punto di incontro dei due oceani: molto emozionante! Il tempo è bello, e gli scorci per belle foto non mancano, specialmente al faro della cittadina. Alla sera cena di pesce in un ristorantino poco lontano dal nostro B&B, davvero squisito.

GIORNO 10 : CAPE AGULHAS

La magia dell'Africa dell'estremo sud ci invoglia a fermarci qui ancora una notte, e ne approfittiamo per esplorare la zona. In teoria sarebbe stata la giornata dedicata alla mia immersione con gli squali, ma il tempo davvero brutto sconsiglia di uscire in mare. Esploriamo allora la costa, rilassandoci un pò passeggiando in spiaggia e visitando due fari. Una giornata di relax meritata, dopo 9 giorni passati a macinare kilometri.

 GIORNATA 11 : CAPE AGULHAS - CAPE TOWN

Giornata intensa questa, dove in programma abbiamo tante visite e kilometri da percorrere. Da Cape Agulhas costeggiando il mare arriviamo alla penisola di Buona Speranza, dove la prima visita in programma è alla baia dei pinguini di Boulder: un'oretta di visita a questo santuario della natura è molto consigliato! Da li si riparte diretti al Capo: entriamo nel parco del Capo e visitiamo in primis Cape Point: la salita fino al faro è piacevole, e la vista che si gode da lassù, al pari del vento che ci tira, è qualcosa che resta nella memoria! Passiamo quindi al Capo di Buona Speranza, poco più sotto: l'aria storica e di magia che si respira qua è veramente percepibile , e conferisce ad ogni minuto trascorso qui un deciso valore aggiunto. Il frastuono delle onde, il vento impetuoso...anche a distanza di anni se chiuderemo gli occhi questo ricordo sarà sempre lì, nitido  ed avvolgente come oggi, ne sono sicuro. Magia!!! Uscendo dal parco ci dirigiamo a nord verso Cape Town; la strada corre lungo la costa, ed offre scenari veramente mozzafiato: spiaggie nascoste, strapiombi, fari sperduti nel nulla. Forse ci dilunghiamo un pò troppo a fare fotografie, sta di fatto che la notte ci sorprende e noi non sappiamo (e non troviamo) dove passare la notte! Cominciamo a girare abbastanza a caso, ma presto scopriamo che nel weekend a Cape Town è tutto chiuso. Seguendo una stradina che ci porta fuori città dopo un paio d'ore nel nulla arriviamo in una piccola cittadina sul mare, dove troviamo una camera libera in un mega hotel (anche il conto che arriverà a casa sarà...mega).

GIORNATA 12 : CAPE TOWN

Al mattino ripartiamo diretti nuovamente a Cape Town. La sera prima, in hotel, abbiamo scoperto di essere distanti dalla città di circa 30 km, e abbiamo deciso di non commettere lo stesso errore del giorno prima: agganciati al wifi dell'hotel prenotiamo su Booking.com una camera in un albergo del centro, stavolta non dovremo più girare senza metà! Arriviamo in tarda mattinata in albergo, e dopo esserci sistemati decidiamo di fare un giro nella zona del porto, che la guida dice sia molto bella. Vorremmo inoltre prendere il traghetto per andare a visitare Robben Island, ma ben presto scopriamo che i biglietti per quel giorno sono esauriti già da due mesi!!! A noi la zona del porto non è che dica molto, troppo turistica per i nostri gusti, quindi decidiamo di pranzare e poi spostarci nella parte nord della città, per salire sulle Table Mountain. Ci saranno quasi 35°C, e l'interminabile coda per prendere la cabinovia è letteralmente massacrante. Lo sforzo è però ricompensato dalla salita fino alla vetta e dalla vista che si gode da lassù su Cape Town. Bella esperienza, davvero. Nel tardo pomeriggio rientriamo in albergo, da cui usciamo solo per una cena veloce al McDonald's lì vicino; facciamo il punto della giornata appena conclusa, e cerchiamo di pianificare quello da fare domani.

GIORNATA 13 : CAPE TOWN

Al mattino decidiamo di fare qualche giro per qua vicino all'albergo: il forte della città vecchia, il giardino botanico, il museo di scienze naturali e quello di arte contemporanea (il più antico del Sudafrica). Sono visite poco impegnative, che ci consentono di ricaricare un pò le pile dopo due settimane passate a correre a destra e a sinistra. Nel tardo pomeriggio rientriamo in albergo a ritirare i nostri bagagli e raggiungiamo l'aeroporto dove il volo di rientro ci aspetta.

Quello in Sudafrica è stato il viaggio più bello che finora abbiamo fatto. Abbiamo scoperto un Paese veramente sorprendente, molto variegato e con tante cose interessanti da fare e da vedere, posti magici che non potremo dimenticare. Una delle note più positive è stata l'idea di dividere in due la vacanza col volo da Johannesburg e Cape Town, che ci ha catapultati in un ambiente totalmente diverso da quello affrontato nella prima settimana: è stato come fare due vacanze!!! Memorabili il Kruger Park e la regione dello Mpumalanga in generale, la zona di Cape Agulhas, del Capo e il Karoo, mentre sotto le aspettative Cape Town (ma noi non siamo tanto da città...). Un viaggio che comunque ci sentiamo di consigliare a chiunque ne abbia la possibilità, perchè il Sudafrica è magnifico, e farlo in fly&drive è il modo più giusto di viverlo.